Cultura
Taormina, ora Penelope tesse una rete per lintegrazione
Rispondere alle emergenze sociali partendo dai bisogni del territorio e costruire progetti concreti.
di Redazione
Tessere una tela per le emergenze sociali, giorno dopo giorno, partendo proprio dalle esigenze del distretto socio sanitario di Taormina composto da 24 comuni e con un bacino di utenza di circa 55mila abitanti. Questo l?obiettivo dell?associazione che, forse non a caso, ha scelto di chiamarsi Penelope. Ma a differenza di quella tessuta dalla figura omerica, la rete che sta prendendo corpo in Sicilia, grazie a questo gruppo composto da sei volontari dediti alla parte amministrativa, 32 operatori sociali e quasi 200 ragazzi del servizio civile volontario, ha una solida consistenza che non viene disfatta ogni notte.
«A differenza di molte realtà sociali noi abbiamo deciso di non partire da un settore specifico, bensì dalle problematiche quotidiane che affliggono il distretto in cui operiamo», spiega Patrizia Savoca, una delle responsabili. «Per questo motivo ci occupiamo della prima accoglienza, ma anche dell?inserimento lavorativo di soggetti deboli, senza trascurare tutte le tematiche inerenti all?area minori».
Una mole di progetti che sul territorio, a partire dal 1996, si sono tradotti nella nascita di due centri di accoglienza in grado di ospitare 30 persone per il pranzo e la cena e con 22 posti letto; sette centri diurni per i minori diversamente abili o che vivono situazioni difficili a livello sociale e familiare, un ambiente protetto dedicato alle donne immigrate e vittime della tratta e un centro che si occupa di inserimento lavorativo. Come si può notare si ha a che fare con situazioni di disagio differenti, ma tutte legate da una duplice finalità.
«Da un lato cerchiamo di offrire risposte concrete, dall?altro», continua la Savoca, «abbiamo messo in campo progetti che con il passare del tempo possano acquisire una propria autonomia per poi proseguire in maniera autonoma». Ecco così spiegata la rete di una Penelope che lavora sulla trama e sull?ordito sociale annodando in maniera salda i fili. «Ma non è semplice portare avanti il nostro impegno. Purtroppo ci scontriamo spesso contro il muro delle logiche politiche di un territorio complicato come quello della Sicilia e contro i pregiudizi». Soprattutto quando si tratta di inserimento lavorativo, «dove occorre mantenere un dialogo costante con le aziende che spesso hanno paura ad assumere persone con alle spalle problemi di tossicodipendenza, alcool o ex carcerati. In questo caso il nostro ruolo è essere garanti sia dei bisogni sia delle aziende stesse. Per questo motivo il primo contatto lavorativo prevede un semestre di prova, durante il quale è la nostra associazione a garantire un rimborso e un affiancamento costante alla persona che viene avviata al lavoro. Un periodo, che possiamo definire di tirocinio, e che è funzionale sia a chi inizia la nuova mansione sia all?azienda stessa».
I progetti attivati poi non esulano dalla vocazione del territorio in cui opera Penelope. Il distretto di Taormina, infatti, da un lato presenta uno sviluppo economico prettamente turistico culturale e dall?altro zone come le valli dell?Alcantara e dell?Agrò, attanagliate da un grave declino economico e sociale. In questo caso il filo capace di cucire le due differenti realtà è dato dall?intenzione di avviare, per la cosiddetta Area di sviluppo, una serie di iniziative di turismo sociale, in collaborazione con la cooperativa Cuore matto, nata all?interno dell?attività di inserimento lavorativo, finalizzate a creare un circuito virtuoso di autofinanziamento delle attività solidali messe in campo.
Andrea Della Bella
Il punto
Associazione Penelope
via P. Cluverio 24 Taormina (ME)
tel. 0942.550058 fax 0942.571269
ass.penelope@tao.it
fragile@tao.it
Associazione Penelope
Fondata nel 1996
Presidente: Giuseppe Bucalo
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